8-9 novembre 2025

Questo laboratorio è dedicato a tutte le persone che a vario titolo vivono, attraversano o sognano la scuola: docenti, educatori e educatrici, genitori, operatorə del mondo educativo.
Partiamo da una consapevolezza condivisa: spesso esiste una distanza dolorosa tra la scuola che immaginiamo e quella che ci ritroviamo a vivere ogni giorno. Una distanza fatta di vincoli strutturali, pressioni burocratiche, riforme calate dall’alto, fatica e solitudine. Eppure, nonostante tutto, continuiamo a desiderare. A immaginare. A cercare spiragli.
Questo laboratorio nasce per dare voce a questi desideri. Non in forma astratta, ma concreta, corporea, condivisa. Attraverso il linguaggio del Teatro dell’Oppresso – e in particolare le tecniche dell’Arcobaleno del desiderio e dei Poliziotti nella testa – lavoreremo su ciò che ostacola, intrappola o silenzia le nostre spinte trasformative. Esploreremo la possibilità che le relazioni possano trasformare la struttura, e che il cambiamento parta anche da dentro.
Obiettivi del percorso per educatori:
- Dare spazio ai tuoi desideri educativi (anche quelli taciuti o contraddetti)
- Trovare parole, immagini e alleanze nuove nel tuo contesto scolastico
- Condividere difficoltà e sogni con chi vive esperienze simili alla tua
- Portare un po’ più di utopia nelle pieghe della burocrazia
- Ricordarti che il teatro, come l’educazione, può essere uno spazio di liberazione
Useremo tecniche del Teatro dell’Oppresso, un approccio teatrale-politico elaborato da Augusto Boal, che rende ogni persona protagonista della propria trasformazione. In particolare, lavoreremo con:
- L’Arcobaleno del Desiderio, una serie di tecniche pensate per indagare ambivalenze interiori, stereotipi, blocchi emotivi e relazionali, senza un oppressore esterno chiaramente identificabile.
- I Poliziotti nella testa, che ci aiutano a riconoscere quelle voci interiori che ci frenano, giudicano, paralizzano.
Attraverso il corpo, l’ascolto, l’azione scenica e la riflessione collettiva, il gruppo costruisce un percorso di liberazione e rielaborazione condivisa, in cui la dimensione emotiva si intreccia a quella politica ed educativa.
Quando: 8-9 novembre 2025, il sabato dalle 10.00 alle 18.00 e la domenica dalle 10.00 alle 17.00.
Dove: presso la nostra sede, in via Marco d’Agrate 11, 20139 Milano (zona Corvetto).
Numero di partecipanti: accettiamo massimo 20 persone principalmente per questioni di spazio, il corso verrà attivato al raggiungimento di 10 partecipanti minimo.
Costi: ogni partecipante può scegliere il proprio contributo tra 80€ e 140 € + tessera associativa valida da settembre 2025 a settembre 2026 (10 €) in base a quanto ritiene di poter pagare. Un contributo più alto rispetto a questo range ci permette di garantire la partecipazione anche a chi non ha la stessa disponibilità economica.
Se sei attivista e sei in una situazione economica precaria, puoi fare richiesta della borsa di studio che Casapace mette a disposizione (scrivici).
Per iscriversi compilare questo modulo o scrivere a iscrizioni@casaperlapacemilano.it
La formatrice
Almudena Gonzalez De Pablos
Nata a Madrid, vive a Milano dal 2010.
E’ formatrice nell’ambito della comunicazione nonviolenta, la gestione dei conflitti e la facilitazione di processi di crescita personale rivolti ad adolescenti, giovani e adulti.
Il metodo prevalente è quello del teatro dell’oppresso, che contamina con altre proposte creative e pedagogiche (creazioni di giochi di ruolo, stop-motion, scrittura creativa, viaggio dell’eroe…)
La sua traiettoria nell’ambito del Teatro dell’Oppresso e della formazione iniziano nel 2011.
Dal 2015 al 2019 ha coordinato diverse formazioni internazionali di carattere residenziale rivolte ad educatori nell’ambito dei programmi europei Youth in Action e Erasmus+.
Nel 2016 si è formata come facilitatrice di TdO presso la scuola della Giolli-Cooperativa.
Ha coordinato la prima, la seconda e la terza edizione del Teatro dell’Oppresso Milano Festival (2017, 2019, 2024).